Provenienti dal più antico retaggio dell'uomo, echeggiano tra cielo e terra sonorità imperiture che da sempre lo accompagnano e lo accompagneranno nella sua escursione esistenziale.
Forti di questa conoscenza o inconsapevoli destinatari di rivelazioni antiche e universali, quali il potere evocativo dei suoni, noi uomini del nostro tempo subiamo il fascino della ricerca e la scoperta delle moteplici risposte agli altrettanti quesiti che la nostra mente ci pone. Ed ecco che in presenza di particolari atmosfere acusticamente guidate, possono crearsi innanzi ai nostri occhi... "chiusi", immagini scaturenti da quel nostro io più recondito.
Come in una danza di tribale matrice, i nostri pensieri vorticosamente si liberano rivelandosi nelle più disparate espressioni.
Ossessioni e gioie, dubbi e certezze, soavità e distorsioni, oppure... come in un percorso siderale, subire e poi accogliere ammaliati l'incedere del, solo apparentemente silente, universo in noi.
Magicamente vivere, come in una sinfonia propriamente cosmica, quel liberatorio distacco dalla realtà, per poi farvi ritorno più fortificati per proseguire... "il viaggio", la vita.
Come definire quindi quest'armonica alchimia di ancestrali elementi se non coniando un termine ad uopo, che possa racchiudere ed esprimere il senso di un concerto che fonde in sé il potere intrinseco dei suoni con le capacità della mente, al fine di favorire con la meditazione una migliore comprensione di noi stessi e di tutto quello che ci circonda?
E' così che nasce ANCESTRALIA, il mio concerto di percussioni nel quale, chi desideri porsi all'ascolto, mi auspico possa trovare quanto fin ora detto.